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Sol Lewitt. l’italia nei wall drawings di sol lewitt

All’interno di una produzione vastissima che annovera opere bidimensionali e strutture tridimensionali, la monografia si focalizza sulla realtà dei wall drawings, i dipinti murali realizzati dall’artista e dai suoi assistenti in Italia.

Nel testo introduttivo l’autrice ripercorre la strada che ha condotto LeWitt dalle prime prove pittoriche alla fine degli anni ’50 al primo wall drawing nel ’68,  attraverso la stagione minimalista e concettuale, per arrestarsi agli ultimi wall drawings. L’autrice verifica sui wall drawings realizzati nel nostro paese – come indicato dallo stesso artista – quanto l’arte italiana, soprattutto gli affreschi del XIII e XIV secolo e l’architettura del primo Rinascimento abbiano influenzato le sue scelte. L’affermazione di LeWitt “Mi piacerebbe produrre qualcosa che non mi vergognerei di mostrare a Giotto” esprime al meglio il ruolo dell’Italia nei wall drawings di Sol LeWitt, come recita il titolo del volume. L’indagine meticolosa dell’autrice in musei, spazi pubblici aperti e chiusi come pure in gallerie e dimore private ha portato alla luce una produzione vastissima e sorprendente di oltre 200 esemplari, illustrati nel volume e accompagnati da un regesto completo dei wall drawings realizzati da LeWitt in Italia.

Dai primi dipinti nel ’69 sui muri della galleria L’Attico di Roma all’ultimo del 2010 alla Fondazione Morra Greco di Napoli, linee, archi, bande, figure geometriche piane, piramidi, zig – zag, intrecci, allacci e intarsi, bianchi e neri o coloratissimi, dinamizzano e rallegrano architetture anonime, palazzi principeschi, chiese e cappelle rurali come quella della Santissima Madonna delle Grazie in località La Morra d’Alba in Piemonte, oggi nota come chiesa del Barolo. Il libro contiene inoltre l’intervista rilasciata da Sol LeWitt alla curatrice nel 2006, la sua ultima intervista, ancora inedita.

 

Mondadori Electa S.p.A.

Milano

2012

269 pp.